Estrazione Dente Del Giudizio

Estrazione Dente Del Giudizio: Cosa sapere e a chi affidarsi

Uno studio dell'American Association of Oral and Maxillofacial Surgeons evidenzia che l’estrazione del dente del giudizio è necessaria circa nel 30% della popolazione, e che l’intervento risulta più favorevole se effettuato entro i 25 anni di età.

Nonostante l’estrazione dei denti del giudizio sia un’intervento piuttosto comune è sempre importante rivolgersi a professionisti competenti e studi attrezzati con tecnologie ossee piezoelettriche per evitare dolore, complicanze o nel peggiore dei casi danni irreversibili.

Perché procedere all'estrazione del dente del giudizio

Il “terzo molare" è chiamato comunemente dente del giudizio poiché erompe intorno ai 18 anni di età. Se la sua eruzione trova spazio sufficiente nell’arcata dentale dev’essere considerato positivamente come un normale molare, in quanto aumenta le capacità masticatorie e come tale va preservato e se necessario curato.

Tuttavia, quando lo spazio nell’arcata è insufficiente per permetterne una corretta eruzione, il dente del giudizio rimane incluso totalmente o parzialmente nei tessuti.

In questi casi viene generalmente programmata l’estrazione del dente per evitare che la sua corona, inclinata e sovente in contatto con la radice del molare vicino (detto secondo molare o “dente dei 12 anni”), possa lesionare quest’ultimo o creare nel tempo i presupposti per un difetto parodontale.

In caso di un’inclusione parziale (ovvero quando la corona del dente del giudizio è solo in parte coperta dai tessuti) si determina la formazione di una “pseudo-tasca”, che favorisce lo sviluppo dei batteri responsabili di episodi infiammatori talora fastidiosi attorno alla corona del dente (noti appunto col termine di peri-coronite) che cronicizzata può anche essere causa di una grave infezione sistemica.

Un sintomo frequente è il sanguinamento provocato dalle cuspidi del dente del giudizio superiore che chiude sulla gengiva. 

Quando estrarre il dente del giudizio?

L’età migliore per procedere all’estrazione del dente del giudizio è quella compresa tra i 18 e 25 anni, perchè l’intervento, salvo eccezioni, risulta poco traumatico, soprattutto se eseguito con tecniche piezoelettriche.

Nei pazienti adulti e in quelli anziani, l’estrazione del dente del giudizio incluso presenta maggiore difficoltà chirurgiche perchè spesso le radici sono diventate anchilotiche e c’è una maggiore possibilità di avere problematiche sistemiche che complicano il post-operatorio. 

Idealmente, la tecnica meno invasiva per estrarre il dente del giudizio è la germectomia precoce, ovvero quando il dente del giudizio si presenta come una piccola “gemma” dentale (intorno all’età di circa 10 anni), che può essere semplicemente aspirata mediante una piccola incisione laterale di 4mm per lato, per un tempo operatorio complessivo di circa 10-15 minuti.

A livello etico non è tuttavia una decisione semplice, in quanto si tratta di un intervento preventivo fatto per evitare un eventuale (ma non certo) mal-posizionamento del dente. Generalmente sono i genitori del giovane paziente che chiedono al dentista questo tipo di soluzione, per aver esperito sulla propria pelle un’estrazione complessa o traumatica del dente del giudizio in età adulta. 

Dente del giudizio incluso

Quando un dente del giudizio non erompe correttamente nell’arcata dentale e rimane incluso, si procede abitualmente con la sua rimozione. 

L’estrazione del dente del giudizio incluso può essere un intervento assai difficile e delicato quando le condizioni anatomiche non sono favorevoli, e talvolta rischioso nei casi in cui il nervo alveolare inferiore si trovi in una posizione svantaggiosa. 

Attraverso un’attenta valutazione radiografica da parte dell’operatore e l’utilizzo di una classificazione di difficoltà chirurgica, sviluppata dal prof. Vercellotti specificamente per l’estrazione dei denti del giudizio, è possibile predire le difficoltà chirurgiche in modo da scegliere le tecniche più opportune per operare in massima sicurezza e per poter informare il paziente circa il tipo di anestesia, i tempi e i costi dell’intervento.

Grazie all’utilizzo in odontoiatria della chirurgia ossea piezoelettrica (ideata presso il nostro studio e ormai utilizzata in tutto il mondo) , è possibile sezionare con precisione la corona del dente e le sue radici, che ridotte a piccoli pezzi vengono estratte delicatamente con una pinzetta chirurgica, riducendo così i rischi operatori e i fastidi per il paziente. 

In particolare, se l’intervento viene eseguito da un chirurgo competente, non esiste alcun rischio di lesioni neurologiche permanenti.

Il nostro studio è specializzato in estrazione dei denti del giudizio ed è attrezzato con le tecnologie migliori capaci di rendere anche queste operazioni indolori in sede intra-operatoria e ridurre la sintomatologia nel post-operatorio. 

La presenza di un anestesista durante l’intervento e la somministrazione di appositi farmaci al termine della chirurgia permettono al paziente di non percepire dolore.

Dente del giudizio non incluso

La tecnica estrattiva di un dente del giudizio non incluso risulta certamente più semplice rispetto a un dente incluso. La difficoltà operatoria, in questo caso, dipenderà dalle caratteristiche delle radici.

Una volta fatta la valutazione radiografica e stabilita la difficoltà chirurgica, si procede all’estrazione del dente del giudizio come fosse un normale molare

Dente del giudizio inferiore

L'estrazione del dente del giudizio inferiore è una chirurgia normalmente più complessa che nell’arcata superiore per la presenza del nervo alveolare e necessita di una diagnosi radiografica pre-chirurgica sulle immagini della tac per stabilire i seguenti parametri: la profondità dell’inclusione, il volume e la densità dell’osso circostante, la difficoltà delle estrazioni delle singole radici una volta rimossa la corona, il grado di coinvolgimento del nervo alveolare e l’età del paziente.

Dente del giudizio superiore

L'estrazione del dente del giudizio superiore trova indicazione in presenza di un’affollamento dei denti posteriori

Attraverso lo studio della radiografia panoramica è possibile valutare la sua posizione rispetto alle radici del secondo molare e ai rapporti con il seno mascellare. 

La malposizione del dente del giudizio superiore, fa si infatti che talvolta le sue radici si trovino all’interno del seno mascellare (cavità paranasale) per cui, al termine dell’estrazione, bisogna provvedere a guidare la guarigione per impedire il verificarsi di una comunicazione oro-sinusale.

L’intervento della rimozione del dente del giudizio superiore può essere talvolta complesso per l’eccessiva mineralizzazione dell’osso peri-radicolare. 

La chirurgia ossea piezoelettrica ideata nel nostro studio ha semplificato e migliorato queste tecniche soprattutto riducendo gonfiore e altri stati di discomfort post-operatoria. 

Infine, una volta rimossi i denti del giudizio superiori, può essere utile riposizionare i secondi molari nell’arcata dentale con un semplice apparecchio ortodontico.

Estrazione dei 4 denti del giudizio

Generalmente, quando si devono estrarre tutti e 4 i denti del giudizio è preferibile agire in due sedute, occupandosi di un lato alla volta, ovvero estraendo nella stessa seduta il giudizio inferiore e quello superiore, in modo di consentire al paziente una normale funzione masticatoria dal lato opposto. 

Dal mese successivo si può quindi procedere all’estrazione della rimanente coppia di denti del giudizio.

Solamente in casi di forza maggiore o di particolare facilità operatoria (ad esempio in presenza di apici lontani dall’alveolare inferiore e dall’arteria mascellare superiore), ed espressamente su richiesta del paziente, è possibile procedere all’estrazione dei 4 denti del giudizio in un’unica seduta in sedazione cosciente. 

In questo caso è molto importante seguire le indicazioni della terapia farmacologica e utilizzare tecniche di ingegneria tessutale per favorire i processi di guarigione.

Chirurgia maxillo facciale per estrazione del dente del giudizio

Qualora un paziente debba sottoporsi ad una chirurgia maxillo-facile correttiva a causa di discrepanze scheletriche tra la mandibola e la mascella, è fondamentale che, al momento dell’intervento non siano presenti da almeno 4/6 mesi eventuali denti del giudizio, in quanto è proprio in questa sede che il chirurgo maxillo facciale deve intervenire chirurgicamente per eseguire le osteotomie necessarie a muovere le basi ossee.

Conclusione

Oggigiorno anche le estrazioni del dente del giudizio più complesse possono essere gestite in assoluta sicurezza grazie alle tecniche piezoelettriche che sono caratterizzate da uno straordinario controllo intra-operatorio e che quindi permettono all’odontoiatra competente di affrontare qualunque tipo di inclusione senza produrre conseguenze neurologiche.

© Studio Vercellotti 2017. All Rights Reserved.
P.IVA 01862900998.
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